Scrisse, nel proprio diario di viaggio, Guy De Maupassant, nel 1885: “La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo. Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo d’architettura”.
Arte, gastronomia, mare, riserve naturali e piccole baie, passeggiate fra le strade e i palazzi di Palermo, Catania fra Etna e mare cristallino, per arrivare fino a Siracusa e al suo Teatro greco. Come da 300 anni a questa parte, oggi La Sicilia è una fra le mete turistiche più importanti d’Europa.
Entriamo in un’atmosfera da favola, visitando il Duomo di Monreale, uno splendore, le cui absidi esterne si aprono nel quartiere più antico della città: la Ciambra.
Proseguendo verso sud est si arriva a Bagheria, la città raccontata da Dacia Maraini e protagonista del film di Giuseppe Tornatore:Baaria.
Ville settecentesche e sfarzose, un centro dal fascino straordinario, raccontano i fasti di quella Sicilia amata dai grandi autori dell’ottocento.
Eccolo, lungo la strada per Agrigento, il borgo di Palazzo Adriano, in cui, ancora intatta, scorgiamo la piazza-set di Nuovo Cinema Paradiso.
Ed ora, finalmente, lasciamoci tentare da‘u pani ‘i paisi: rigorosamente cotto in forni a legna, con la crosta scura, il sesamo, la mollica gialla a lievitazione naturale…..anche questa è Sicilia!
Mag 28 2014