Abbiamo deciso di andare a Vicenza per farci rapire da questa mostra colma di capolavori, sensazioni, emozioni e simboli che ha preso vita presso la Basilica Palladiana dal titolo “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”.
Millenni di storia dell’uomo e dell’arte, appuntati in una mostra che indaga dall’antichità passando dal Cinquecento per arrivare al Novecento in pittura, lungo il suo versante serale e notturno.
Un poema che inizia lungo il Nilo, dove si sedimenta l’idea della notte del mondo, abitata nel ventre delle Piramidi. Raccontata in mostra da reperti che, da soli, valgono il viaggio a Vicenza. Dal Museum of Fine Arts di Boston giunge per la prima volta in Italia un nucleo di tesori egizi stupefacenti: dal corredo della Regina Hetherphes, al volto di Tutankhamen re bambino sino ai Ritratti del Fayum, quando Egitto e Roma si avvicinano, a partire dalla fine del I secolo d. C. Altri protagonisti della manifestazione sono i dipinti-capolavoro che raccontano la notte piena o il tramonto o ancora i crepuscoli, la mareggiata di stelle, il giungere dell’alba. Si parte dal Cinquecento e dal Seicento, dai grandi: Tiziano, Tintoretto, Caravaggio, Correggio, Carracci, per affacciarsi sui fiamminghi come Rubens, olandesi come Rembrandt, fino ai pittori del Settecento, ai preromantici come Wright of Derby, a Canaletto, Guardi. Poi la pittura americana, con un occhio particolare alle meraviglie di Church fino a Hopper. In ambito francese Manet, Cézanne, Pissarro, Monet, Gauguin e infine Van Gogh. A lui sarà riservato un omaggio particolare: 10 opere “da museo”, tanto è che a concederle sono il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Kröller-Müller Museum di Otterlo, vale a dire i due templi dell’arte di Vincent. Come si può perdere una mostra che, come dice il titolo, vuole unire in un altrimenti impossibile incontro, il sentimento che scaturisce dalla fierezza del viaggio notturno di Tutankhamen e dallo straziato viaggio sotto la luna e le stelle di Vincent van Gogh?
Quando la notte è la rappresentazione della vita, il suo limite e insieme il suo culmine che si oltrepassa nello spazio del tempo”….